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  • 24 Gennaio 2025
  • Tribano
Proprio all’inizio dell’anno giubilare il Comune di Tribano accelera sul tema dell’accoglienza e il traguardo di un nuovo ostello si avvicina sempre di più.

L’ala ovest di Palazzo Brazolo, storico edificio ottocentesco situato in pieno centro, sede municipale, dell’Auser e dell’ex Scuole Elementare, è destinata a cambiare volto.
Entro l’estate prossima, il nuovo ostello con 24 posti letto, andrà a sostituire le aule del primo piano della ex Scuola elementare, liberata nel 2000 dopo ventiquattro anni di servizio.
 
I lavori di ristrutturazione di complessivi 624.000 euro, finanziati dal Bando Pnrr “Piccoli Borghi”, interessano la barchessa del complesso dell’originale villa rurale, per una superficie complessiva di circa 475 metri quadrati.
Entro giugno i lavori, avviati nel maggio del 2024, saranno completati.
 
I conti Brazolo, trasferitisi definitivamente a Tribano nel corso dell’800 per curare le loro proprietà, parteciparono attivamente alla vita civile del borgo: non a caso il primo Sindaco dopo l’Unificazione fu Pietro Brazolo.
 
Con la scomparsa della contessa Irene, si estinse la nobile famiglia che per più di cinquecento anni segnò la storia di Tribano e la configurazione del borgo.
Fu lasciata la villa in eredità all’ Ospedale di Conselve che ne permise la vendita al Comune di Tribano.
 
«Grazie al Bando “Piccoli Borghi” – dice il Sindaco, Massimo Cavazzana - la barchessa Brazolo, ex Scuola Elementare, ora sede dell’Auser, è uno degli spazi identitari tra i più significativi del nostro territorio e luogo di incontri intergenerazionali; tornerà ad avere un ruolo fondamentale per il territorio e soprattutto un punto di riferimento per i pellegrini della Via Romea-Germanica. L’obiettivo è dare risposta a quel turismo lento dei cammini ma anche di essere di supporto a tutte quelle iniziative giovanili e associative di valorizzazione storica, culturale ed enogastronomica del nostro territorio tra colli, pianura e l’Adige e di coinvolgimento degli ospiti».
 
Hostelling International Tribano (HIT) sarà un ostello senza scopo di lucro dove possono trovare ricovero sia i giovani che vogliono conoscere le emergenze architettoniche e le peculiarità del territorio veneto, gli studenti universitari dell’Università di Padova e Venezia, che i turisti stranieri e i pellegrini che percorrono la Via Romea Germanica di cui un tratto attraversa proprio il Comune di Tribano.
Il borgo ritorna ad appropriarsi della sua antica funzione di accoglienza ed ospitalità in chiave moderna rivolto soprattutto ai giovani e ai gruppi che hanno il desiderio di conoscere un territorio ai piedi dei colli Euganei collegato alle città medioevali di Monselice ed Este.
 
Il Comune di Tribano, insieme alle Amministrazioni di Anguillara Veneta, Battaglia Terme, Monselice e Pozzonovo ha riqualificato e valorizzato, grazie al GAL Patavino l’itinerario della “Via Romea Germanica - dalle Terme all’Adige” con supporti per i turisti che vorranno ripercorrere una via in territorio veneto che fin dal XIII secolo fu la più battuta dai pellegrini dall’Europa del nord che si recavano a Roma e da lì in Terra Santa.
 
L’ ostello offrirà una serie di servizi correlati all’ accoglienza al piano terra.
Al primo piano troverà spazio la reception, nel corpo della loggia la zona cucina-pranzo con l’accesso diretto alla storica loggia, le tre ampie stanze saranno adibite a camera ciascuna delle quali ospiterà otto posti letto; vista la cospicua dimensione delle stanze, nella fase ideativa del progetto si è deciso di organizzare efficacemente gli spazi per garantire la privacy agli ospiti.
 
Ciascun nucleo sarà indipendente e costituito da quattro letti a castello, realizzati con struttura a pannelli di legno lamellare. Ciascun posto letto sarà dotato di un cassettone per posizionare i bagagli, di mensole portaoggetti, di un cassetto dotato di cassaforte, di uno spazio per le scarpe o le ciabatte e di una presa elettrica ed illuminazione autonoma.
 
Nel caso alcuni dei nuclei non dovessero essere utilizzati, sarà sufficiente chiuderli mediante l'utilizzo di pareti scorrevoli ancorate alla struttura in legno.
In corrispondenza dei letti, posizionati in una fila centrale in ciascuna stanza, il controsoffitto si abbassa per consentire il passaggio degli impianti.

 

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