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  • 12 Novembre 2024
  • Territorio
Buche, avvallamenti e cedimenti: «Servono urgenti lavori». Gli Amministratori chiedono un incontro all'Assessore De Berti.

Resta ancora critico lo stato della Monselice-Mare, in particolare nel tratto da Correzzola alle porte della città della Rocca: a preoccupare sono le condizioni del manto stradale, in più punti, tra buche, avvallamenti e cedimenti che aumentano le situazioni di pericolo.
 
Un problema sottolineato dai sei Sindaci dei Comuni attraversati dalla strada regionale 104 - Correzzola, Candiana, Arre, Conselve, Tribano e Monselice - in una comunicazione inviata a Elisa De Berti, Vicepresidente della Regione nonché Assessore ai Trasporti, e al Direttore Generale di Veneto Strade, Giuseppe Franco.
 
I sei Sindaci chiedono un incontro «in tempi brevissimi, nella speranza di ottenere un intervento tempestivo per lavori che giudichiamo indispensabili e per condividere una progettualità di lungo termine che risolva questa problematica, più grave anno dopo anno».
 
I problemi riguardano soprattutto le condizioni del manto stradale, spiegano gli Amministratori, un po' su tutto il tratto: «Le condizioni attuali della strada sono estremamente pericolose per i veicoli, per i pedoni, le bici e i monopattini che la percorrono quotidianamente. Stimiamo il transito di oltre 7,9 milioni di veicoli l'anno», aggiungono i Sindaci, «in una strada di fatto extraurbana sulla quale transitano con frequenza mezzi di portata straordinaria. Il manto stradale presenta buche, crepe e avvallamenti che rendono la circolazione difficoltosa e mettono a rischio l’incolumità di chiunque la utilizzi».
A differenza del tratto da Monselice a Santa Caterina d'Este - li è la nuova regionale 10 -dove l'accesso alla strada è limitato ad alcuni svincoli, da Monselice a Correzzola gli Amministratori hanno contato almeno 100 "punti neri" tra attraversamenti, di ogni genere di strade, ai semplici passi carrai.
Questi attraversamenti sono frequentati ogni giorno da persone in bicicletta, in motorino, in monopattino e addirittura a piedi, con evidenti rischi per la sicurezza.
«Solo negli ultimi due mesi abbiamo registrato», aggiungono i Sindaci, «due incidenti mortali e due gravi. In questo tratto non sono presenti con continuità i guardrail e mancano del tutto le barriere antirumore. In inverno la situazione si fa ancora più critica perché le buche si riempiono d'acqua, rendendo ancora più difficile l’attraversamento della strada. La mancanza di una superficie uniforme del manto stradale rischia di causare danni ai veicoli, oltre a generare fastidiosi rumori e vibrazioni per gli abitanti della zona».
 
Incalzano gli Amministratori: «Tutto questo non solo crea disagio ai residenti dei nostri Comuni ma soprattutto rappresenta un rischio oggettivo per la sicurezza stradale. La situazione sarà ancora più critica una volta completato il tratto della nuova regionale 10 verso Montagnana, con un inevitabile aumento del traffico. Siamo consapevoli delle risorse limitate della Regione, riteniamo tuttavia che la nostra richiesta sia legittima e necessaria», concludono i sei Sindaci.

 

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