ANCI Veneto Commissione Ambiente e Territorio. Venezia 20 Giugno 2019.
Con l'incontro di oggi, in seconda commissione consigliare della Regione Veneto, abbiamo visto concretizzarsi il lavoro che ANCI ha promosso rendendo possibile il disegno di legge che coglie l'esigenza di sistemare tutte le difformità parziali ante 1977 permettendo di superare una problematica che di fatto ostacola l'utilizzo degli strumenti che permettano la riqualificazione di buona parte del patrimonio esistente attualmente di fatto non regolarizzabile.
Grazie al tavolo di lavoro regionale, ai suggerimenti dell'architetto Federico Pugina, alla disponibilità dell'Assessore Cristiano Corazzari che ha colto la necessità del provvedimento e alla sensibilità riscontrata dal Presidente della Commissione, Francesco Calzavara è stato possibile condividere la proposta normativa che di fatto mutua una positiva esperienza già maturata in Emilia Romagna.
Non si tratta di un condono ma di una regolarizzazione di immobili, prendendo atto del grado di precisione e affidabilità delle pratiche presentate ante 1977.
Resta ora da dettagliare con attenzione alcuni punti primo tra tutti l’ importo legato alla regolarizzazione che non deve gravare in modo eccessivo sul cittadino che si trova da avere un'agibilità non rispondente alla consistenza della licenza.
La nuova norma una volta varata darà ai nostri comuni uno strumento di governo del territorio in grado di sbloccare migliaia di pratiche edilizie ancora irrisolte caratterizzate da un "abusivismo minore" permettendo di riattivare la libera circolazione e la corrispondente potenziale trasformazione.
Con l'incontro di oggi, in seconda commissione consigliare della Regione Veneto, abbiamo visto concretizzarsi il lavoro che ANCI ha promosso rendendo possibile il disegno di legge che coglie l'esigenza di sistemare tutte le difformità parziali ante 1977 permettendo di superare una problematica che di fatto ostacola l'utilizzo degli strumenti che permettano la riqualificazione di buona parte del patrimonio esistente attualmente di fatto non regolarizzabile.
Grazie al tavolo di lavoro regionale, ai suggerimenti dell'architetto Federico Pugina, alla disponibilità dell'Assessore Cristiano Corazzari che ha colto la necessità del provvedimento e alla sensibilità riscontrata dal Presidente della Commissione, Francesco Calzavara è stato possibile condividere la proposta normativa che di fatto mutua una positiva esperienza già maturata in Emilia Romagna.
Non si tratta di un condono ma di una regolarizzazione di immobili, prendendo atto del grado di precisione e affidabilità delle pratiche presentate ante 1977.
Resta ora da dettagliare con attenzione alcuni punti primo tra tutti l’ importo legato alla regolarizzazione che non deve gravare in modo eccessivo sul cittadino che si trova da avere un'agibilità non rispondente alla consistenza della licenza.
La nuova norma una volta varata darà ai nostri comuni uno strumento di governo del territorio in grado di sbloccare migliaia di pratiche edilizie ancora irrisolte caratterizzate da un "abusivismo minore" permettendo di riattivare la libera circolazione e la corrispondente potenziale trasformazione.
Il Presidente della Consulta ANCI Ambiente e Territorio.
Massimo Cavazzana
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